Il Territorio del Roero e le Terre da Vino

Il territorio presenta caratteri geo-morfologici omogenei ed una identità culturale derivata da forti momenti di aggregazione e di coesione storica. Ne fanno parte, in tutto o in parte, 25 territori Comunali per una superficie complessiva di 420 Kmq ed oltre 75.000 abitanti.

 
IL PAESAGGIO

Il Paesaggio dai due volti

Paesaggisticamente, il Roero presenta due volti, corrispondenti alla diversa natura geologica dei suoli. A dividerli è la selvaggia frattura delle rocche, che attraversano tutto il territorio, da Bra a Cisterna d'Asti, con direzione da Sud-Ovest a Nord-Est.

I versanti collinari tributari del bacino del Tanaro sono il regno della viticoltura e della frutticoltura. Sui giovani ed assolati terreni di origine marina del Terziario roerino, la vite trova condizioni ideali per il suo ciclo vegetativo. Ma va anche segnalata una eletta produzione frutticola.

Pesche (famose nei mercati come Pesche di Canale), pere Madernassa (varietà originaria del Roero) e fragole sono i prodotti tipici.

Di assoluto rilievo sono altresì le produzioni orticole di Bra e della zona di Vaccheria.

Oltre le rocche il paesaggio muta completamente: su suoli alluvionali (Villafranchiano) troviamo estesi boschi, secolari castagneti (della varietà locale detta "della Madonna" o "Canalina") e campi.

IL CLIMA

Il clima delle Terre da Vino

Lontane dal mare e dal suo benefico influsso moderatore, le colline del Roero sono soggette ad un clima tipicamente continentale e tendenzialmente arido (minima assoluta invernale degli ultimi 138 anni di -15°C e massima assoluta estiva di +39°C).

Le scarsissime precipitazioni estive fanno del Roero una regione particolarmente arida. Infatti a fronte di una piovosità media annua nazionale di 970 mm, osserviamo qui valori che sono da considerarsi fra i meno elevati dell'intera provincia, con una media generale di soli 681,1 mm (massimi stagionali in primavera ed autunno, minimi nei mesi di febbraio e di luglio-agosto).

I SUOLI AGRARI

Strati sovrapposti di diversa provenienza

I suoli agrari del Roero derivano dallo smantellamento e dal rimescolamento di tutta la serie di strati sovrapposti di diversa provenienza, depositatisi in tempi remoti, sul fondo cristallino di un antico mare interno chiamato, successivamente, Golfo Padano.

Dopo la definitiva emersione del territorio, la cattura del corso del Tanaro, che spostò la sua confluenza col Po dalla pianura di Carmagnola a quella di Valenza, innescò un gigantesco processo di erosione e di ringiovanimento del territorio che condusse alla parziale demolizione dell'altopiano primigenio ed alla suddivisione del roero in due zone assai diverse fra loro: a N-O il residuale tavoliere originario, a S-E la regione interessata dai fenomeni geologici di cui si è detto e caratterizzata da un sistema collinoso a struttura labirintica digradante dall'orlo della terrazza centrale fino alle sponde del Tanaro.

È proprio in questo settore del Roero che trova la sua collocazione ottimale la coltura specializzata della vite.
In linea di massima nei terreni agrari troveremo una costante presenza di sabbie a cui si sommano percentuali diverse di limonite, argilla, calcare, humus ecc.. Avremo così, alle maggiori quote dei Comuni delle rocche, composti a netta sovrabbondanza di sabbie, connotati sempre da estrema aridità e scioltezza. Qui la presenza di calcari teneri (3/10%) sarà irrilevante ed il pH delle soluzioni acquose circolanti sarà lievemente subacido od assai prossimo alla neutralità.

Assai diverse, ed a volte antitetiche, sono le caratteristiche dei suoli di matrice prevalentemente miocenica ed a pH moderatamente alcalino stanziati nelle zone meno elevate della regione, digradanti verso il Tanaro. Qui l'alta percentuale di argille presenti, a volte frammiste a banchi gessosi, a cui si aggiunge una consistente quantità di calcare, rende questi terreni scarsamente permeabili.