Se nel Roero sono circa 2200 gli ettari coltivati a vigneto D.O.C. si può ritenere che la superficie complessiva coltivata si attesti intorno ai 3500 ettari: sono spesso vigneti ubicati in posizioni assai erte, ripide, tali d*a rendere gravoso e sofferto il lavoro dei viticoltori. Tra i molti vitigni coltivati, Arneis e Nebbiolo sono di gran lunga i più diffusi, e poi Barbera, Bonarda, Favorita e Brachetto.
Tra i tanti eccellenti vini che si producono, sono due "grandissimi" a dominare la scena, caratterizzando profondamente l'immagine enoica di questo territorio: il Roero ed il Roero Arneis.
Il Nebbiolo, sulle colline del Roero, è tradizione, cultura ed orgoglio dei contadini. È il vino da bottiglia per eccellenza.
L'Arneis è l'orgoglioso figlio delle colline del Roero. Artefice del più recente rilancio viticolo della zona.
È il vino della piemontesità, rude e testardo, caparbio e silenzioso, discreto e forte. Simbolo della quotidianità del bere contadino.
Ottenuto dal Brachetto, vitigno tipico del Roero, il Birbèt è il classico vino della festa che accompagna dolci e dessert.
Nel Roero la tradizione enoica vuole Cisterna d'Asti come zona d'elezione per tale vitigno.
Arrivata nel Roero lungo le strade del sale e dell'olio, la "bionda" Favorita richiama la luminosità del cielo ligure.